Comunicazione parrocchiale sul Grest/Centro Estivo 2020
Novara, 05/06/2020
“Estate” per gli oratori è solitamente sinonimo di “Grest” e “Campiscuola”.
Quest’anno purtroppo la drammatica esperienza del Covid-19 ha stravolto completamente le nostre vite e gli schemi sui quali facevamo affidamento anche per quanto riguarda le attività estive.
La nostra Diocesi di Novara, insieme a tutte le Diocesi del Piemonte, ha avviato da tempo un tavolo di confronto con la Regione Piemonte per capire come poter organizzare nei nostri oratori iniziative rivolte ai bambini e ragazzi nel tempo di sospensione della scuola: tali attività sono definite dalla legge come “servizio di vacanza per minori” o “centro estivo” o “centro di vacanza diurno” e sono state regolamentate in modo molto preciso così da ridurre al minimo qualsiasi possibilità di contagio.
Questi centri estivi “al tempo del coronavirus” hanno però in realtà poco a che fare con l’idea di Grest a cui siamo abituati.
Dopo un’attenta valutazione delle disposizioni igienico-sanitarie richieste dalla Regione e dei costi richiesti per mantenere in piedi tale iniziativa (che graverebbero interamente sulle famiglie) abbiamo deciso di non attivare il “centro estivo” come previsto dal D.G.R. n. 26-1436 del 29/05/2020.
Riteniamo infatti che la necessità di organizzare le attività per i bambini in piccoli gruppi di massimo 8 unità prestando attenzione a non variare la composizione dei gruppi, nonché a evitare durante le attività possibili contatti tra gruppi diversi di minori crei non poche difficoltà ai bambini stessi di vivere una reale esperienza di aggregazione e di socialità. La legge richiede inoltre che tutte le attività debbano essere organizzate garantendo il necessario distanziamento sociale (distanza interpersonale di almeno un metro) e senza lo scambio di oggetti. Infine, ma non da ultimo, resterebbero esclusi dalle attività coi bambini i nostri giovanissimi animatori della fascia dei primi anni delle scuole superiori, perdendo così un prezioso contributo in termini di disponibilità e di freschezza.
In definitiva, quindi, quest’anno non possiamo organizzare il Grest, non ci sono le condizioni per farlo con tanta partecipazione dei ragazzi e gratitudine delle famiglie. Allo stesso tempo però come comunità cristiana non possiamo e non vogliamo trascurare i ragazzi e gli adolescenti, pertanto ci attiveremo nei prossimi giorni con i nostri consigli di comunità (animatori, catechiste, ecc.) per inventare forme nuove e inedite di cura e di attenzione educativa nei loro confronti, certi che, docili all’azione dello Spirito Santo, sapremo trovare le vie giuste per educare alla vita buona del Vangelo anche “al tempo del coronavirus”.