Parrocchia dei Santi Martino e Gaudenzio

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“Il seme della violenza” (2018)

ultimo aggiornamento 26/12/2018

Comunicato stampa 24/10/18

«Più che dire alle giovani mamme le cose da fare, occorrerebbe partire da quelle che non dovrebbero fare». È lapidaria la psicanalista Laura Pigozzi, famosa per il libro “Mio figlio mi adora” e per aver coniato il concetto di ‘plusmaterno’ come nuova dinamica servo – padrone in cui è la madre a ricoprire il ruolo dominante, incatenando i figli alla sua figura e impedendo loro di diventare autonomi. Sarà a Novara il 18 novembre nell’ambito del ciclo d’incontri che, per il terzo anno, l’A.P.S. “C.R.O. S.O.M.S. San Martino” organizza in collaborazione con la Parrocchia dei Santi Martino e Gaudenzio e l’A.P.S. “Circolo ANSPI San Martino” per approfondire temi di attualità.

“Il seme della violenza, radiografia d’un fenomeno” s’intitola il ciclo di quest’anno. Prenderà il via giovedì 8 novembre con la proiezione del film “E ora parliamo di Kevin” (Cinema Vip ore 21.00, ingresso gratuito), che servirà a introdurre l’argomento. Come suggerisce la traccia, si tenterà di far luce sulle radici della violenza: cosa la genera e cosa la scatena? È possibile che il senso di soffocamento cui è sottoposto un bambino da una madre troppo presente (e da un padre purtroppo assente) faccia da detonatore a gesti estremi? L’omicidio di una fidanzata o di una moglie può definirsi come l’aberrante risultato dell’uccisione della personalità perpetrato da una madre totalizzante? “Mamma e papà non sempre sono innocenti” dunque, come da titolo del pomeriggio di domenica 18 novembre. L’incontro si svolgerà nel salone dell’Oratorio di San Martino (ore 17.00) e oltre a Pigozzi vedrà anche la presenza di Annamaria Fiorillo, sostituto procuratore del Tribunale per i Minorenni di Milano, e del sociologo Leopoldo Grosso che ha lavorato sulla marginalizzazione del padre nel processo di educazione dei figli.

Domenica 25 novembre, sempre alle 17.00, la questione verrà affrontata ponendo un’altra domanda scottante, ovvero “Reati minorili: carcere o recupero?”. A parlarne saranno don Domenico Ricca, cappellano del carcere minorile ‘Ferrante Aporti’ di Torino; Marina De Berti, direttrice della ‘Libera scuola di cucina’ al carcere San Vittore di Milano; Marisa Marraffino, avvocato specializzata in crimini informatici, in particolare cyberbullismo e sexting. A condurre i due pomeriggi in forma di talk show sarà il giornalista Stefano Di Battista.


locandina progetto SOMS seme violenza 2018


Il film, Giovedì 8 novembre 2018

Cinema VIP, Novara

Frammentato su piani temporali diversi il film, in concorso al Festival di Cannes nel 2011, racconta una storia di inquietante semplicità: una donna dà alla luce un figlio, ma ha difficoltà ad accettarlo ed accettare i sacrifici che comporta prendersi cura di lui. Il figlio cresce e le cose si complicano, perché agli inevitabili problemi educativi si aggiunge un carattere ambiguo del ragazzo. È possibile che il senso di soffocamento cui è sottoposto un bambino da una madre troppo presente – e da un padre purtroppo assente – faccia da detonatore a gesti estremi?

locandina film 'e ora parliamo di kevin'


Incontro-dibattito, Domenica 18 novembre 2018

Oratorio San Martino, Novara

Secondo appuntamento del ciclo di incontri “Il seme della violenza, radiografia di un fenomeno”: dibattito in forma di talk show sul tema “Mamma e papà non sempre sono innocenti” con la presenza di Laura Pigozzi, psicanalista, autrice del libro “Mio figlio mi adora” e inventrice del concetto di “plusmaterno”; Annamaria Fiorillo, sostituto procuratore del Tribunale per i Minorenni di Milano; Leopoldo Grosso, psicologo che ha lavorato sulla marginalizzazione del padre nel processo di educazione dei figli. Il dibattito è moderato dal giornalista Stefano Di Battista.


Incontro-dibattito, Domenica 25 novembre 2018

Oratorio San Martino, Novara

181125 3º incontro seme violenza soms

Da sinistra a destra: Stefano Di Battista, don Lorenzo Rosa, Marina De Berti, Marisa Marraffino, don Domenico Ricca

Terzo e ultimo appuntamento del ciclo di incontri “Il seme della violenza, radiografia di un fenomeno”: dibattito in forma di talk show sul tema “Reati minorili: carcere o recupero?” con la presenza di don Domenico Ricca, cappellano del carcere minorile ‘Ferrante Aporti’ di Torino; Marina De Berti, direttrice della ‘Libera scuola di cucina’ al carcere San Vittore di Milano; Marisa Marraffino, avvocato specializzata in crimini informatici, in particolare cyberbullismo e sexting. Il dibattito è moderato dal giornalista Stefano Di Battista.


Materiale utile


Rassegna stampa

Articolo pubblicato su L’Eco di San Martino di novembre – dicembre 2018

L’idea prese corpo agli inizi del 2016 in seno alla Commissione Cultura del Consiglio Pastorale: organizzare eventi capaci di suscitare interesse fra i cittadini, anche fra coloro che non sono assidui oppure non frequentano la parrocchia. Era un tentativo, seppur modesto, di rispondere alla sollecitazione di papa Francesco di una Chiesa in uscita: «Voi uscite per le strade e andate ai crocicchi: tutti quelli che troverete, chiamateli, nessuno escluso. Dovunque voi siate, non costruite mai muri né frontiere, ma piazze e ospedali da campo». Si pensò a cicli d’incontri su temi d’attualità strutturati partendo da un film introduttivo seguito da dibattiti con esperti della materia. Nel 2016 si affrontò il cyberbullismo; nel 2017 la ludopadia; quest’anno la violenza.

L’ultimo argomento non è stato semplice da definire: nella cronaca emergono espressioni come ‘femminicidio’ o ‘violenza di genere’ spesso connotate ideologicamente. L’operazione è stata allora di partire dalle radici familiari per capire quanto la violenza possa germinare nella crescita d’un bambino fino a tradursi, magari già in età adolescenziale, in reati. Il titolo del ciclo 2018, che si è svolto fra l’8 e il 25 novembre, era “Il seme della violenza. Radiografia d’un fenomeno”. Laura Pigozzi, psicanalista intervenuta il 18 novembre, ha inquadrato la questione parlando di figli ostaggio di genitori modello, in particolare di madri che interpretano il loro ruolo come totalizzante, impedendo un corretto sviluppo dei bambini, specie dei maschi: una sorta di castrazione subordinata a quello che lei chiama plusmaterno «una nuova dinamica servo – padrone in cui è la figura della madre a ricoprire il ruolo dominante e che impedisce ai figli a prendere il volo».

Un ruolo in passato spesso incarnato dai padri e che, ha ricordato il presidente emerito del Gruppo Abele, Leopoldo Grosso, ancora caratterizza certi ambienti legati alla criminalità organizzata, mafiosa e camorristica. In linea generale tuttavia, negli ultimi decenni la figura paterna è evaporata e il suo posto è stato occupato da madri patinate e incapaci di dare amore le quali, aspirando alla perfezione, arrivano ad allattare i bambini fino a età irragionevoli oppure li tengono a dormire con loro, non di rado espellendo i padri, fino all’adolescenza. Questo rapporto di dipendenza si riflette sulla crescita dei figli i quali si ritroveranno ad affrontare il mondo senza aver mai sperimentato la complessità delle relazioni. Su tali aspetti è intervenuta anche la riflessione di Annamaria Fiorillo, sostituto procuratore del Tribunale per i minorenni di Milano, la quale ha ricordato come nessun genitore, prima di diventare tale, dovrebbe mai smettere di ripensarsi in qualità di figlio, ponendosi quindi la domanda: «Sono in grado autoriformare quelle che sono le storture delle mie reazioni? Sono in grado di correggermi? In altre parole dovrebbe iniziare un percorso di auto educazione».

L’argomento è stato poi affrontato in chiave pratica il 25 novembre con don Domenico Ricca, cappellano del carcere minorile Ferrante Aporti di Torino, con Marina De Berti, responsabile della “Libera scuola di cucina” al carcere San Vittore di Milano, e con l’avvocato Marisa Marraffino, specializzata in reati informatici, la quale si è soffermata sulla legge di contrasto al cyberbullismo entrata in vigore lo scorso anno (tra il pubblico era presente Paolo Picchio, papà di Carolina, suicida il 5 gennaio 2013 a Novara e alla cui vicenda il testo di legge si è ispirato).

Per curiosa combinazione poi il 29 novembre a Trecate si è svolto un focus group sulla ludopatia a cui anche il gruppo organizzatore degli eventi alla parrocchia di San Martino è stato invitato. Vi ha preso parte Stefano Di Battista, giornalista nonché conduttore degli incontri che si sono svolti all’oratorio, che ha dialogato con amministratori, operatori del S.E.R.T., gestori di locali pubblici dove sono installate slot machine e imprenditori del settore. L’indagine, condotta su mandato della regione Piemonte, intende raccogliere contributi utili all’elaborazione di strategie sul territorio per contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo. Il Focus group ha permesso di riprendere alcune delle risultanze emerse durante il ciclo 2017, in particolare riguardo la vastità del fenomeno e le reazioni del pubblico che prese parte all’iniziativa.


 

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